Un riscaldamento globale oltre 3°C ci assottiglierà il portafoglio del 40%

Un riscaldamento globale oltre 3°C ci assottiglierà il portafoglio del 40%
Il recente studio sottolinea quanto il riscaldamento globale oltre i 3°C possa avere un impatto devastante sull’economia mondiale, con effetti molto più gravi di quanto precedentemente stimato. Secondo l'analisi, il danno al PIL globale pro capite sarebbe pari a una riduzione del 40%, un impatto quattro volte più grande rispetto alla stima tradizionale di un -11%.
Il motivo di questa differenza risiede nella valutazione più completa degli effetti economici del cambiamento climatico. I modelli economici tradizionali, infatti, tendono a considerare solo gli effetti diretti delle catastrofi climatiche sui singoli paesi, senza tenere conto delle interconnessioni globali, come il commercio internazionale. Lo studio suggerisce che, considerando le connessioni tra i paesi e gli impatti indiretti (come la catena di approvvigionamento globale), l'economia globale risentirebbe in modo massiccio delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Un aspetto interessante è che, contrariamente a quanto ipotizzato in passato, non tutti i paesi con climi più freddi riuscirebbero a beneficiare del riscaldamento globale. Il danno sarebbe diffuso globalmente, anche per le economie di paesi che inizialmente sembravano meno vulnerabili.
Infine, lo studio rivede anche la "temperatura ottimale per il benessere" umano, che, considerando gli effetti globali, scende da 2,7°C a 1,7°C. Questo rende ancora più cruciale il raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Accordo di Parigi per limitare l'aumento della temperatura globale.
Il risultato di questo studio è un monito potente: il cambiamento climatico non è solo una questione ambientale, ma una questione economica globale che rischia di impoverire enormemente l'intera popolazione mondiale.
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