Transizione energetica in Italia: reti elettriche, rinnovabili e mercato libero in evoluzione

Transizione energetica in Italia: reti elettriche, rinnovabili e mercato libero in evoluzione


Reti intelligenti e nuovi modelli energetici

Il sistema elettrico italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Secondo un recente studio di Deloitte, la spinta verso la decarbonizzazione sta accelerando grazie a forti investimenti nelle infrastrutture, a una quota crescente di energia rinnovabile e a una maggiore competitività del mercato retail. Restano tuttavia nodi cruciali legati alla sicurezza dell’approvvigionamento, alla resilienza climatica e alla sostenibilità economica dei nuovi progetti.


Reti elettriche al centro degli investimenti

Le infrastrutture di rete sono considerate la spina dorsale della transizione. A livello europeo, si prevede un volume d’investimenti superiore ai 1.200 miliardi di euro entro il 2040, di cui il 40% per la trasmissione e il 60% per la distribuzione. In Italia, Terna ha pianificato circa 23 miliardi per il periodo 2025-2034, mentre i principali distributori (DSO) hanno superato 4,8 miliardi di spesa nel 2024 e prevedono investimenti simili anche nei due anni successivi.

Oltre l’86% delle risorse impiegate nel 2024 è stato destinato al potenziamento della rete per accogliere nuovi impianti rinnovabili, mentre più di un terzo è servito per aumentare la resistenza agli eventi meteorologici estremi. Tra il 2022 e il 2024 si sono verificati oltre 1.000 episodi di danni da eventi climatici, un aumento del 63% rispetto al triennio precedente.


Rinnovabili verso la maggioranza del mix elettrico

Nel 2024 la produzione nazionale ha raggiunto 261 TWh, con un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 49% del totale, segnando un balzo del 14% rispetto al 2023. Le fonti fossili sono scese al 51%, in netta diminuzione rispetto al 64% del 2022.

Nonostante i progressi, la dipendenza dalle importazioni resta elevata: circa 16,3% del fabbisogno (pari a 51 TWh) proviene dall’estero, con una crescita media annua del 4,7% dal 2020. Oltre il 40% dell’elettricità importata arriva dalla Francia, riaprendo il dibattito sul possibile ritorno del nucleare nel mix energetico nazionale.


Meccanismi di sostegno: FER X e PPA

Due strumenti risultano essenziali per rendere bancabili i progetti rinnovabili:

·       FER X, il nuovo schema di incentivi a supporto della produzione verde;

·       PPA (Power Purchase Agreement), contratti di lungo periodo che garantiscono stabilità dei ricavi e protezione dalle oscillazioni di mercato.

Tuttavia, la lentezza nell’attuazione delle normative e la maturità ancora limitata del mercato PPA italiano rischiano di rallentare l’afflusso di nuovi capitali nel settore.

Storage e capacity market: il bilanciamento del sistema

Il Capacity Market svolge un ruolo chiave nel garantire la sicurezza del sistema elettrico durante la transizione. Si assiste a un incremento degli operatori coinvolti e a un’espansione della capacità di storage, indispensabile per integrare la generazione rinnovabile intermittente. Gli impianti termoelettrici a gas restano fondamentali per assicurare flessibilità e stabilità nella fase di passaggio.


Mercato libero e nuovi comportamenti dei consumatori

Con la fine del regime di tutela, il mercato libero ha ormai coinvolto il 78% degli utenti elettrici e l’86% di quelli del gas. Il tasso di abbandono nel comparto elettrico supera il 25%.

Le vendite online rappresentano solo il 9,5% delle nuove attivazioni e un terzo delle offerte è disponibile su canali digitali, segno che esistono ancora ampi margini di digitalizzazione. Tuttavia, i clienti acquisiti online tendono a essere più sensibili al prezzo e meno fedeli nel tempo.

Gli operatori si orientano sempre più verso strategie “beyond commodity”, puntando su brand, servizi aggiuntivi e pacchetti integrati di valore (efficienza, fotovoltaico domestico, assistenza).


Digitalizzazione e PNRR: la via delle smart grid

Circa il 6% degli investimenti dei DSO è dedicato alla digitalizzazione delle reti. Lo sviluppo delle smart grid è considerato essenziale per ridurre le perdite, migliorare la qualità del servizio e facilitare l’integrazione delle rinnovabili. Il PNRR svolge un ruolo importante come catalizzatore di questi interventi, specialmente per automazione, resilienza e innovazione.


Domanda elettrica e prospettive future

Entro il prossimo decennio la domanda elettrica italiana potrebbe toccare i 400 TWh, spinta dall’elettrificazione dei trasporti, del riscaldamento e di parte dell’industria. Questo comporterà maggiori esigenze di capacità produttiva, infrastrutture di rete e sistemi di accumulo.

Le imprese sono invitate a valutare PPA per la gestione dei rischi di prezzo, investimenti in autoconsumo e storage (anche tramite comunità energetiche), oltre a verificare tempi e costi di connessione.

Per le famiglie, la scelta del fornitore nel mercato libero deve considerare il proprio profilo di consumo, i servizi inclusi e la durata contrattuale. Le Comunità Energetiche Rinnovabili restano una soluzione efficace per ridurre i costi in bolletta e promuovere la produzione locale di energia pulita.


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