Rinnovabili da record nel 2024, ma la finanza della transizione mostra segnali di rallentamento

Rinnovabili da record nel 2024, ma la finanza della transizione mostra segnali di rallentamento


Nel 2024 gli investimenti destinati alle energie rinnovabili hanno raggiunto livelli mai toccati prima, arrivando a 870 miliardi di dollari a livello mondiale. Nonostante questo nuovo massimo, il ritmo di crescita sta perdendo slancio e il divario tra Paesi ricchi e nazioni in via di sviluppo rimane marcato.

Un quadro preciso della situazione emerge dal rapporto “Global Landscape of Energy Transition Finance 2025” pubblicato da IRENA in occasione della COP 30. Il documento analizza la destinazione dei fondi dedicati alla transizione energetica nel 2024, includendo non solo le rinnovabili ma anche veicoli elettrici, batterie, reti elettriche, efficienza e tecnologie legate all’idrogeno.


Il bilancio globale degli investimenti nella transizione

Secondo il rapporto, gli investimenti mondiali nelle tecnologie per la transizione energetica hanno raggiunto 2.400 miliardi di dollari, registrando un incremento del 20% rispetto alla media 2022-2023.

Nell’analisi delle singole tecnologie emergono tendenze contrastanti:

·       Le tecnologie ormai consolidate – come energie rinnovabili, efficienza energetica, reti e mobilità elettrica – continuano a crescere, ma con un passo meno sostenuto rispetto al passato.

·       Le tecnologie emergenti, come idrogeno verde e CCS, subiscono un calo degli investimenti.

·       Le batterie e i sistemi di accumulo restano invece uno dei settori più dinamici, con una crescita costante.

All’interno delle tecnologie mature, la ripartizione sta cambiando: mentre le rinnovabili mantengono stabile la propria quota, gli investimenti legati ai veicoli elettrici sono più che raddoppiati, mentre quelli per reti ed efficienza si sono più che dimezzati.


Come sono stati suddivisi i 2.400 miliardi di dollari

Ecco la ripartizione della spesa globale nel 2024:

·       Rinnovabili: 870 miliardi di dollari (di cui 554 miliardi per l’energia solare)

·       Idrogeno verde: 8 miliardi di dollari

·       Efficienza energetica: 346 miliardi di dollari

·       Veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica: 802 miliardi di dollari

·       Batterie e sistemi di accumulo stazionari: 54 miliardi di dollari

·       Reti elettriche: 359 miliardi di dollari


Un divario geografico che non si chiude

Gli investimenti restano concentrati in poche aree del mondo. Cina ed economie avanzate assorbono complessivamente il 90% delle risorse (44% la Cina, 46% i Paesi sviluppati).

Le nazioni meno avanzate, invece, ricevono meno dello 0,22% dei fondi totali per la transizione energetica e solo il 2,2% degli investimenti nelle rinnovabili. L’Africa subsahariana, pur avendo un enorme potenziale, rimane largamente sottosostenuta.


Rinnovabili: crescita stabile ma insufficiente per gli obiettivi globali

Gli investimenti globali basati sulle decisioni finali di investimento (FID) nelle rinnovabili hanno raggiunto 807 miliardi di dollari, con un incremento del 22% rispetto alla media 2022-2023.

Il 96% di questi fondi (773 miliardi) è stato destinato alla produzione di energia elettrica; solo una piccola parte ha sostenuto le applicazioni rinnovabili nei settori del calore e dei trasporti.

Tuttavia, il ritmo attuale non è sufficiente a raggiungere l’obiettivo definito alla COP 29: triplicare la capacità rinnovabile globale fino a 11,2 TW entro il 2030. Solo il fotovoltaico risulta quasi allineato con le traiettorie dello scenario 1,5°C.

Per centrare i target servirebbe:

·       aumentare gli investimenti annuali nelle rinnovabili a 1.400 miliardi di dollari tra 2025 e 2030;

·       moltiplicare per 7,5 le risorse destinate all’efficienza energetica, arrivando a 2.600 miliardi di dollari l’anno.


Le supply chain della transizione energetica

Il rapporto evidenzia anche come gli investimenti nelle catene di approvvigionamento delle tecnologie green restino cruciali ma altamente concentrati. Tra il 2018 e il 2024 la Cina ha rappresentato l’80% della spesa globale nella costruzione di impianti per la produzione di tecnologie solari, eoliche, batterie e idrogeno.

Nel 2024 gli investimenti nelle supply chain sono calati del 21%, scendendo a 102 miliardi di dollari, principalmente per il rallentamento del settore fotovoltaico. Al contrario, gli investimenti nelle fabbriche di batterie sono quasi raddoppiati, spinti dalla crescita della domanda di sistemi di accumulo.


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