Il taglio dei bonus casa salverà davvero i conti pubblici?

Il taglio dei bonus casa salverà davvero i conti pubblici?


Il taglio dei bonus casa previsto dal disegno di legge di bilancio per il 2025 è una misura mirata a contenere il costo delle detrazioni fiscali sul bilancio dello Stato, ma potrebbe avere conseguenze complesse e controverse. UPB, Corte dei Conti e Cnel hanno sollevato perplessità sugli effetti complessivi della riduzione delle aliquote di questi bonus, suggerendo che il beneficio sui conti pubblici potrebbe essere accompagnato da rischi significativi in altri ambiti.

L’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) ha sottolineato che la riduzione dei bonus casa potrebbe scoraggiare gli interventi di efficientamento energetico, con un impatto negativo sul raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. In particolare, mentre i redditi più bassi continueranno a usufruire delle agevolazioni, quelli più alti potrebbero essere esclusi, riducendo in generale l’attrattività delle detrazioni.

La Corte dei Conti, sebbene riconosca l’esigenza di ridurre il peso delle agevolazioni fiscali sul bilancio pubblico, teme che questa politica possa incentivare il lavoro sommerso nel settore edilizio, con conseguenze negative in termini di evasione fiscale. Inoltre, il rischio di "povertà energetica" per le famiglie a basso reddito, causato da una minore efficienza degli edifici e dai costi energetici elevati, potrebbe diventare una criticità.

Anche il Cnel ha espresso preoccupazioni, in particolare sul possibile rallentamento degli investimenti nel settore residenziale, con ripercussioni economiche negative a livello più ampio. Questo potrebbe minare la ripresa economica, soprattutto considerando che gli incentivi hanno rappresentato una leva importante per il settore edilizio negli ultimi anni.

Il governo, dunque, si trova di fronte a una scelta delicata: se da un lato la riduzione dei bonus sembra necessaria per garantire la sostenibilità dei conti pubblici, dall'altro deve considerare i possibili effetti negativi sul mercato del lavoro, sugli investimenti e sugli obiettivi di transizione ecologica. La discussione parlamentare e gli emendamenti al disegno di legge di bilancio saranno cruciali per capire se e come verranno introdotte modifiche alle misure proposte.


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