Il solare spinge le rinnovabili oltre il carbone nel primo semestre del 2025

Il solare spinge le rinnovabili oltre il carbone nel primo semestre del 2025


Per la prima volta nella storia, le energie rinnovabili hanno superato il carbone nella produzione mondiale di elettricità durante la prima metà del 2025.

Secondo il rapporto “Global Electricity Mid-Year Insights 2025” elaborato dal think tank indipendente Ember, da gennaio a giugno le rinnovabili hanno generato 5.072 terawattora (TWh) di energia, pari al 34,3% del totale globale. Il carbone, invece, si è fermato a 4.896 TWh, equivalenti al 33% della produzione elettrica mondiale.

Il risultato è stato trainato principalmente dal forte aumento del fotovoltaico, che ha registrato un’espansione record: +306 TWh rispetto allo stesso periodo del 2024, con un incremento del 31% e una quota nel mix elettrico mondiale vicina al 9% (contro il 6,9% del 2024). Anche l’eolico ha contribuito alla crescita complessiva di 403 TWh, un aumento superiore a quello della domanda globale di elettricità (+369 TWh, pari al +2,6% su base annua).

La Cina ha giocato un ruolo decisivo, generando da sola il 55% dell’aumento del solare mondiale, seguita da Stati Uniti e Unione Europea. In 29 Paesi il fotovoltaico ha coperto più del 10% della produzione elettrica nazionale — con l’Italia al 19% — mentre quattro nazioni, tra cui Olanda e Grecia, hanno superato il 25%.

Nel complesso, la produzione da fonti fossili è leggermente diminuita (-27 TWh) rispetto al primo semestre del 2024. In Cina e India le fonti a basse emissioni (rinnovabili e nucleare) hanno compensato la crescita dei consumi, mentre negli Stati Uniti la domanda è cresciuta più rapidamente, portando a un maggiore utilizzo di carbone e gas. Nell’Unione Europea, invece, sia il carbone sia il gas hanno mostrato una lieve ripresa per sopperire alla riduzione di eolico, idroelettrico e biomasse.


La situazione in Europa

Analizzando nel dettaglio i 27 Stati membri dell’UE, Ember evidenzia che, nonostante la crescita del solare abbia superato quella della domanda, le condizioni meteorologiche sfavorevoli — scarsa ventosità, ondate di calore e periodi di siccità — hanno penalizzato la produzione da eolico e idroelettrico, portando a un maggiore ricorso alle centrali a gas.

Nel periodo gennaio-giugno 2025, la generazione fotovoltaica è cresciuta di 37 TWh (+24%), contro un aumento di 26 TWh (+21%) nello stesso periodo del 2024. La quota del solare ha così raggiunto il 14% del mix elettrico europeo, due punti percentuali in più rispetto all’anno precedente.

A giugno 2025, il fotovoltaico è diventato la principale fonte di energia elettrica nell’UE, con una copertura del 22% del mix mensile. Già nel 2024, il solare aveva superato per la prima volta il carbone sull’intero anno.

Di segno opposto l’andamento dell’eolico, sceso di 21 TWh (-8,5%) e passato dal 19% al 17% del mix, e dell’idroelettrico, in calo di 33 TWh (-17%) rispetto al 2024.

Per bilanciare queste perdite, la produzione da gas naturale è aumentata di 25 TWh (+14%), dopo una diminuzione di 29 TWh nel primo semestre 2024. La quota del gas è così risalita dal 14% al 16% del mix elettrico europeo. Il carbone, invece, ha mantenuto pressoché stabile la sua incidenza (9,7%), con una crescita marginale di 1,4 TWh (+1,1%), a fronte di un crollo del 24% l’anno precedente.

Queste dinamiche hanno comportato un aumento delle emissioni di CO₂ del settore elettrico europeo, pari a 13 milioni di tonnellate in più (+4,8%) rispetto al primo semestre del 2024.


Uno snodo decisivo per la transizione energetica

Ember conclude che la crescita costante delle energie rinnovabili indica che la domanda mondiale di combustibili fossili nel settore elettrico si sta avvicinando al suo picco. Questo segna un momento cruciale per rafforzare le politiche di decarbonizzazione e accelerare la transizione verso un sistema energetico più sostenibile.


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