Green Deal: verso obblighi più flessibili per i Paesi UE

Green Deal: verso obblighi più flessibili per i Paesi UE


La Commissione Europea ha annunciato un approccio più flessibile per il raggiungimento degli obiettivi climatici del Green Deal, in particolare sulla riduzione delle emissioni di gas serra. L’obiettivo al 2040 rimane la riduzione del 90% rispetto ai livelli del 1990, ma con la possibilità di compensazioni tra Paesi membri, a favore soprattutto di quelli meno pronti, come l’Italia.

La proposta legislativa, attesa per giugno, mira ad aggiornare i target nell’ambito della Legge europea sul clima (direttiva 2021/1119), con l’obiettivo finale della neutralità climatica entro il 2050. Si valuta l’utilizzo del meccanismo di compensazione previsto dall’articolo 6 degli Accordi di Parigi, già sperimentato per il target 2035, che ha portato a una riduzione effettiva del 52,8% contro il 55% previsto.

Le resistenze, sia da parte di alcuni Paesi sia politiche, hanno riguardato la sostenibilità industriale e il divieto dei motori endotermici. Il commissario europeo al Clima, Wopke Hoekstra, ha quindi posticipato la presentazione della proposta legislativa e avviato consultazioni con i governi. L’Italia si è espressa a favore di un obiettivo di riduzione compreso tra l’80% e l’85%.


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