Gas Usa all’Italia: un’intesa vaga più insidiosa che utile

Gas Usa all’Italia: un’intesa vaga più insidiosa che utile
Il recente accordo tra Donald Trump e Giorgia Meloni per rafforzare le forniture di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti all’Italia appare più come un gesto politico che un’intesa concreta e operativa. Il comunicato manca di dettagli su volumi, tempi e impegni contrattuali, e in un mercato guidato da logiche commerciali e prezzi di mercato, la capacità di influenzare realmente le forniture è limitata.
In Europa, il coordinamento degli acquisti tramite piattaforme come AggregateEu non implica acquisti diretti da parte degli Stati ma si basa su gare di mercato. Se l’Italia dovesse aumentare l’import di GNL Usa, ciò dipenderà soprattutto dal prezzo. Se il Governo imponesse a Eni (di cui detiene circa il 30% del capitale) di comprare gas Usa a condizioni non competitive, si creerebbero problemi di governance e di fiducia degli investitori.
Il GNL Usa è più costoso e soggetto a forti oscillazioni di prezzo rispetto al gas via pipeline, con un impatto potenziale sulle bollette italiane. Inoltre, l’Europa ha bisogno di più GNL solo nel breve periodo per riempire gli stoccaggi in vista dell’inverno 2025/26.
Molti contratti di fornitura, in particolare con il Nordafrica, hanno clausole rigide (take or pay) che limitano la flessibilità nelle modifiche delle rotte di approvvigionamento. Negli USA, l’aumento delle esportazioni di GNL sta alzando i prezzi interni del gas, una dinamica che potrebbe diventare politicamente difficile da sostenere.
L’accordo può essere visto anche come strumento negoziale nell’ambito delle tensioni commerciali tra Europa e Usa, dove i dazi giocano un ruolo centrale. Tuttavia, la domanda europea di gas è in calo strutturale, rendendo rischioso impegnarsi in forniture aggiuntive a lungo termine.
Infine, resta aperta la questione delle forniture russe, che potrebbero tornare in gioco in uno scenario di pace o cambiamenti geopolitici, confermando l’instabilità e la volatilità del quadro energetico europeo.
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